Attività pedagogiche

OBJETIVO CLARO
Corso di educazione all’imagine fotografica 
in collaborazione con 
ONG Graciliano é uma graça a Maceiò, Maggio 2012



Le molteplici comunicazioni non verbali, che caratterizzano la civiltà contemporanea, condizionano la nostra vita e soprattutto quella dei ragazzi, che spesso non possiedono strumenti di riflessione idonei. Lo sviluppo della capacità comunicativa attraverso le immagini, in termini di percezione e saper fare, può permettere uno sguardo più consapevole sul mondo per meglio orientarsi nel flusso di immagini che ci coinvolge quotidianamente, e per raccontarsi liberamente.
ll nostro progetto di educazione all'immagine fotografica ha come obiettivo quello di trasmettere ai partecipanti le basi della fotografia affinché possano esprimersi divertendosi. Il percorso cercherà di permettere ai partecipanti di appropriarsi del medium fotografico per sperimentare l’utilizzo di esso come modo di esprimere le proprie idee e esperienze. 
Davanti al successo della prima edizione, il corso di fotografia deve riorganizzarsi in collaborazione con lo stato di Alagoas per garantire ai giovani un corso semi-professionale di 200 ore in Septembre 2012 con il patrocinio del ministero del lavoro.



FOTOCOPIE 
Laboratorio fotografico intorno alla non-scuola
in collaborazione cn l'Osservatorio fotografico e il Teatro delle Albe, Ravenna


L’associazione culturale Osservatorio Fotografico e la non-scuola del Teatro delle Albe propongono un laboratorio di fotografia, tenuto da Cesare Fabbri e Claire Pasquier.

Il laboratorio, che prevede sia lezioni teoriche che esercitazioni pratiche di ripresa, è aperto a un massimo di 8 iscritti e si svolgerà nel corso del mese di aprile con un calendario da definire insieme agli iscritti.

Dopo i primi incontri teorici dedicati ai principi di base della grammatica fotografica i partecipanti seguiranno le prove dei laboratori teatrali e con la supervisione delle guide fotograferanno gli spazi che li ospitano e le persone coinvolte.

L’obiettivo è quello di costruire un piccolo resoconto visivo della non-scuola attraverso il coinvolgimento e l’esperienza di sguardi diversi.
Alle prove pratiche seguiranno uno o più incontri di revisione collettiva dei lavori eseguiti; una selezione delle fotografie verrà presentata nei fogli di sala distribuiti in occasione del debutto dei laboratori al Teatro Rasi.





LA COLLECTION IMMATERIELLE 
Atelier pédagogique d’expression plastique
Campus de la Fonderie de l'image, CFA Com de Bagnolet



Chaque groupe constituera une “collection immatérielle” : 

1. Vous définirez en groupe la collection immatérielle que vous souhaitez réaliser.  
Votre collection rendra compte d’éléments qui ne seront pas physiquement exposés. Vous ne pourrez donc pas simplement réunir des objets matériels, mais devrez 
-ou bien collectionner des éléments immatériels (son, odeur, action) 
-ou bien rendre compte d’éléments matériels en en prélevant des traces 
(enregistrement audio, description, empreinte, dessin, photo…)

2. Vous collecterez les éléments de votre collection dans et à l’extérieur de la ville. 
Vous vous présenterez dans le lieu de l’atelier pour le suivi de votre travail une fois dans la journée selon un planning qui vous sera donné. 

3. Vous présenterez votre collection selon une organisation précise qui souligne la caractéristique commune de ses éléments en vous appuyant sur les caractéristiques conceptuelles et formelles de la notion de collection. 

4. Vous choisirez un dispositif mobile de présentation de votre collection. 
Vous l’installerez dans l’école, dans un lieu que vous aurez choisi pour ses caractéristiques propres à mettre en valeur votre travail.

5. Vous réaliserez un document qui présente votre recherche (support libre, à adapter à votre collection)

6.Vous présenterez votre travail dans l'amphithéâtre devant un jury et devant les autres étudiants du workshop. 
Vous apporterez votre collection, mais devrez aussi présenter l’installation de votre collection in situ, afin de pouvoir présenter au jury votre projet mis en espace dans le lieu que vous aurez choisi. 




ATELIER D’ECRITURE THEATRALE ET SCENOGRAPHIQUE 
EN COLLABORATION AVEC L'INSTITUT FRANÇAIS DE L'ORIENTAL DE OUJDA, MAROC

  1. S'approprier la langue française pour en faire un outil de travail et de communication 
  2. Découvrir le processus théâtral dans toute sa complexité
  3. Développer les différents langages rencontrés (expression orale, expression corporelle, écriture, création plastique, langage "cinématographique") et travailler leur articulation, leur complémentarité
  4. Expérimenter l'utilisation du langage comme outil d'expression de ses propres idées. Le filtre poétique est simplement ici un vecteur de réappropriation du langage.